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Sostegno alla VITA Parrocchia di Fatima – Bouar

Il Centro d’Ascolto della parrocchia di Nostra Signora di Fatima – Bouar ha come l’obiettivo quello di portare i giovani e in particolare le coppie centrafricane verso una maturità psico-affettiva consapevole, ed una "sessualità responsabile". In questi ultimi mesi il centro ha svolto un’attività di sostegno alla vita indirizzato alle giovani in stato di gravidanza, che sono state abbandonate dal compagno. Fino ad oggi il centro ha potuto assistere 11 situazioni a rischio, alle quali si è cercato di rispondere ad alcune esigenze primarie:
- esami prenatali, delle cure mediche gratuite
- fornitura di corredo per mamma e bambino/a

I piccoli sforzi ottenuti con i semplici mezzi a disposizione ha permesso l’iscrizione di sei mamme alla scuola di alfabetizzazione e di taglio/cucito e un aiuto economico (micro-credito) ai fini d’intraprendere una piccola attività commerciale.

Resta ancora molto da fare per aiutare molte donne spesso vittime di gravidanze indesiderate o precoci, il cui esito potrebbe portare alla soppressione del figlio. Ma le risorse non sono sufficienti.

Il sostegno alla vita consiste nel garantire :
Un contributo di 100,00€/anno per mamma/bambino (circa 0,27 centesimi al giorno)

LABORATORIO di CALZATURE

Ridare la vita spesso passa anche dal ridare dignità e autonomia all’uomo ferito nel corpo e nell’anima da disabilità ed emarginazione…
Per questo motivo abbiamo dato vita a un progetto di sostegno a persone diversamente abili mediante un piccolo laboratorio per la fabbricazione di calzature (sandali e ciabatte in cuoio).

Dopo un anno di cure e due di formazione professionale, Passilaf, giovane centrafricano di 22 anni, è riuscito a riprendere in mano le redini della propria vita.
Grazie a questo progetto conclusosi nel 2017 oggi Passilaf è in grado di garantire un reddito alla propria famiglia.

CASA S. MARTA PER LAICI VOLONTARI

Dopo 20 anni di consolidata presenza sul territorio il nostro “stare” con la gente si sta trasformando in “abitare in mezzo a loro”. La struttura è un punto d’appoggio e di coordinamento che ha come obiettivo mantenere un rapporto più stretto con la popolazione e un’identità distinta e collaborante con le realtà umanitarie, missionarie e religiose della zona.
La casa per i volontari è stata dedicata a S. Marta

La struttura di circa 250 mq comprende:
1° blocco: ufficio, salone, dispensa, cucina, bagno e tre camere;
2° blocco : una camera con bagno per gli ospiti di passaggio;
3° blocco: magazzino per gruppo elettrogeno, legnaia e veranda.

CAPPELLINA DEDICATA ALLA MADONNA DI FATIMA

Vi è una sete spirituale alimentata dalla Fede, che dà senso alle cose e agli avvenimenti della vita di ogni uomo. Sostenere la dignità umana significa anche permette a ciascuno di vivere il proprio credo alimentato dalla preghiera condivisa, mediante luoghi dedicati.
L’idea della realizzazione di una cappellina dedicata alla Vergine è nata da una richiesta della Legio Mariae, associazione cattolica di laici impegnati nell’assistenza spirituale delle persone vulnerabili, malati ed emarginati attraverso la preghiera e l'apostolato nelle case e per le strade.

Il 13 Maggio 2017 a Fatima in Portogallo si è celebrato il Centenario dalle Apparizioni della Vergine ai tre pastorelli Francesco, Giacinta e Lucia e la canonizzazione dei primi due; quale migliore ricorrenza per realizzare una cappellina dedicata alla Vergine per la comunità cattolica del villaggio di Bwabuziki/Yolé.

I fondi a disposizione circa 500euro hanno permesso l’acquisto di parte del materiale edile: cemento e ferro per l’ingabbiatura del tetto in pietra e la griglia di protezione. L’ approvvigionamento di acqua, sabbia e pietre recuperate nel vicino fiume Yolé è stato possibile grazie alla partecipazione dalla comunità locale, nello specifico: i membri del comitato genitori dei bambini della scuola materna SS. Anna e Gioacchino, gli Scout, Legio Maraie e confraternita S Rita da Cascia.

La cappellina è stata inaugurata l’8 aprile 2018 grazie alla presenza di padre Michel Zounoukouzou, rettore del seminario minore dei p. cappuccini, missione di Yolé. La cerimonia si è svolta mediante una processione dalla scuola alla cappella del villaggio, seguita dalla celebrazione eucaristica e conclusa con la messa a dimora della statua di Nostra Signora di Fatima

MULINO a motore per macinare la MANIOCA

Che cos’è la manioca ?

E’ un tubero di grossa pezzatura dalla forma allungata dalla buccia spessa e legnosa di color marrone, simile a una corteccia. Il suo interno presenta una polpa bianca, soda e croccante, simile a quella del cocco. Facile da coltivare cresce praticamente selvatica.
La manioca è l’alimento base della nutrizione della popolazione centrafricana.

Come si mangia ?
Ricca di carboidrati, minerali e vitamine, va consumata esclusivamente previa cottura, in quanto da cruda contiene - anche se in minima percentuale - una sostanza tossica paragonabile a quella del cianuro che scompare completamente in fase di essicazione e in cottura ad alte temperature. Tuttavia ne esiste una varietà che può essere consumata anche cruda.

La lavorazione
Una volta ammollata nell’acqua, viene ridotta in fiocchi e lasciata essiccare al sole per almeno tre giorni. Solo in seguito viene macinata a mano dalle donne del villaggio per opera di un mortaio. Questo compito lento e faticoso può essere ovviato grazie all’uso di un apparecchio specifico.

L’acquisto di un mulino a motore per la macinazione della manioca… ha contribuito a creare un discreto reddito per una famiglia locale e un contributo all’auto sostentamento della scuola materna del villaggio.

SALA POLIVALENTE

Avere un luogo dove incontrarsi, è fondamentale per i giovani ancor di più nei piccoli centri rurali, dove il rischio di degrado e il reclutamento da parte del crimine organizzato è molto alto.

A questo scopo è stata creata una SALA POLIVALENTE nel villaggio di Bwabuziki – Yolé intitolata a S. Giovanni Paolo II che tanto amato i giovani, da istituire la Giornata Mondiale della Gioventù.
Questo spazio verrà utilizzato per gli incontri dei vari movimenti che gravitano intorno alla vita parrocchiale, per la catechesi e l’animazione pastorale, ma anche per momenti di condivisione, di festa, per attività di studio come i corsi di alfabetizzazione per gli adulti del quartiere.
La gestione e la cura della sala è stata affidata - come per tutti i progetti Talità Kum - al personale autoctono.
La struttura di 75m² è composta da un salone con adiacente magazzino. E’ stata realizzata in mattoni cotti sul posto con la tecnica del forno a cielo aperto. Mentre pietre, sabbia e acqua sono state trasportate dai volontari, dagli Scout. Costo dell’opera circa 6.500euro grazie anche al contributo di CARITAS Ambrosiana. I fondi sono stati utilizzati per acquistare cemento, legname, ferro e lamiere per il tetto.
La sala polivalente S. Giovanni Paolo II è stata inaugurata il 7 Marzo 2019 in presenza di Mons. Miroslaw Gucwa vescovo della diocesi di Bouar

Cosa servirebbe ancora:
• Aggiungere alcune arredo (panche, armadi in legno)
• Acquistare libri in francese e sango, la lingua locale (grammatica, testi sacri e scritti per la biblioteca)

Come sostenere questo progetto?
Ricordandoti di specificare nella causale del tuo gesto di solidarietà:
“SALA POLIVALENTE S. Giovanni Paolo II ”